I lavori pubblici sono quelle attività di costruzione, ristrutturazione e manutenzione, di opere e impianti, realizzati con contratto d’appalto.
L’appalto si differenzia dal contratto privatistico, per la natura pubblica di uno dei due contraenti e perché ha in oggetto la realizzazione di opere di pubblico interesse.
In Italia, i lavori pubblici sono disciplinati dal “codice dei contratti pubblici”, (d.lgs. 163/2006), relativi a lavori, forniture e servizi in attuazione delle direttive, 2004/17/CE e 2004/18/CE, per comprendere al meglio la normativa potete consultare il manuale dell’avvocato Giampiero Martini che parla diffusamente della legislazione dei lavori pubblici e della normativa nazionale.
Il progetto si articola in tre livelli, preliminare, definitivo ed esecutivo, che costituiscono le fasi della progettazione. Ogni livello indica gli elaborati che devono essere presentati al responsabile unico del procedimento.
- Il progetto preliminare definisce le caratteristiche dei lavori, sia da un punto di vista qualitativo che funzionale.
- Il progetto definitivo, individua i lavori da realizzare, nel rispetto dei criteri stabiliti dal progetto preliminare, inoltre contiene gli elementi necessari per ottenere il rilascio di apposite autorizzazioni, ecc.
- Il progetto esecutivo, nel rispetto del progetto definitivo, determina in ogni dettaglio i lavori da realizzare.
Soggetti coinvolti:
- Committente
- Responsabile unico del procedimento
- Progettista
- Coordinatore della sicurezza
- Direttore lavori
- L’appaltatore
- Il collaudatore
Con il contratto d’appalto, l’ente appaltante, assegna le opere da realizzare a un appaltatore, che può essere identificato in un’impresa o in un raggruppamento d’imprese. Esistono diverse tipologie di appalti e sono:
Appalti a corpo
È la tipologia più diffusa, l’importo riguardante la realizzazione dei lavori, non può subire variazioni.
Appalti a misura
Ad ogni lavoro, sono applicati dei prezzi, ne consegue che il tempo di realizzazione, diventa un aspetto importante per il guadagno dell’appaltatore.
Appalti misti (corpo e misura)
In questo tipo di appalti, alcuni lavori sono conteggiati a corpo e altri a misura.
Appalti in economia
In questo tipo di appalto il corrispettivo è calcolato, in base ai materiali impiegati e alle ore di manodopera degli operai.
L’assegnazione degli appalti è definita in base alla tipologia dell’opera, alle sue dimensioni, e altri fattori che sono presi in esame dal responsabile del procedimento amministrativo.
Esistono altresì quattro procedure:
– Procedura aperta: possono partecipare le ditte che possiedono i requisiti necessari, in base all’oggetto dell’appalto.
– Procedura ristretta: è una gara d’appalto, riservata solo ad alcune ditte, dotate dei requisiti necessari, che sono invitate a presentare le offerte in merito alla pubblicazione del bando in oggetto.
– Procedura negoziata: questa procedura non prevede la pubblicazione di un bando di gara, in base all’Art. 57 d.lgs. n.163/2006. Qualora l’esito di una procedura aperta o ristretta abbia dato un esito negativo e quindi non siano state presentate offerte o candidature, oppure che le offerte presentate non siano state approvate. Le ditte in possesso dei requisiti sono invitate a questa gara d’appalto.
Criteri di aggiudicazione:
– Criterio del prezzo più basso (Art. 82): in questo caso il parametro prevalente è il prezzo.
– Criterio dell’offerta economica più vantaggiosa (Art. 83): in questo caso sono presenti più parametri, tra i quali;
– Prezzo
– Qualità
– Progetto tecnico
– Caratteristiche estetiche e funzionali
– Caratteristiche ambientali ed energetiche
– Redditività
– Assistenza tecnica
– Data di consegna
Per le concessioni i parametri sono:
– Durata del contratto
– Modo di gestione
– Aggiornamento delle tariffe
Il bando di gara deve specificare il peso di ogni parametro di valutazione.
Una procedura poco lineare e molto articolata che per capire al meglio converrebbe studiare sul manuale di Martini.
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