Bergamo è una città davvero stupenda e ricca di storia; anche se viene presa poco in considerazione dagli italiani stessi in realtà è un luogo incantevole che si affaccia su una pianura verde e lussureggiante ed in grado di regalare panorami indimenticabili e ore di conoscenza per gli appassionati dell’archeologia.
Ovunque ci si volti a Bergamo è possibile osservare il susseguirsi dei secoli grazie ai resti romani, al borgo medievale completamente intatto e agli edifici realizzati nel ‘900; andiamo alla scoperta di questa città e lasciamoci incantare dalla sua bellezza.
Le origini di Bergamo
Le origini di questa città sono avvolte da un alone di mistero perché anche se, stando ai documenti ufficiali, nasce come insediamento pre-romano e come città Municipio, in realtà si pensa che sia stata un accampamento celtico da cui verrebbe il nome stesso: Berg che deriva da montagna ed Heim da casa o insediamento.
La città di Bergamo, si presume, fosse abitata già dall’età del ferro, il che la rende storicamente molto antica; ci sono diverse leggende che girano intorno a questo paese coma la conquista del luogo da parte dei Liguri e dei Galli, che vennero sconfitti dai Romani cedendogli il posto allineando così la mitologia alla storia documentata.
Il passaggio di popolo in popolo
Sotto insediamento romano il luogo sembrava ad ritrovato un po’ di pace infatti, anche se comandati da “stranieri”, Roma fece della città un crocevia molto importante per collegare l’Italia alle nazioni confinanti; Bergamo era anche un punto strategico per monitorare il commercio vicino.
Con l’avvento delle invasioni barbariche invece, Bergamo subì molte perdite, i Romani furono sconfitti e la città depredata più e più volte.
Nel 568 si vedono arrivare i Longobardi, volti a conquistare gran parte dell’Italia, inclusa la città di Bergamo che viene sfruttata esattamente come dal popolo romano, data la posizione ottimale a livello territoriale e per i diversi scambi commerciali. La vita per i cittadini però non è tranquilla infatti il dominio presente si accanisce pesantemente e vede una successione eccessiva di duchi, conti e altri nobili conquistatori.
La rinascita della città
Arriva poi il momento, per Bergamo, di tornare a splendere grazie al governo di Gisalberto che decide molto spesso in modo autonomo cosa fare e come gestire la sua contea, nonostante i suoi desideri fossero in netto contrasto con ciò che voleva il Re stesso.
Questo permette alla città di acquisire autonomia, prestigio e di arricchirsi molto dal punto di vista economico diventando sempre più forte e sicura; tutto ciò fu anche grazie al fatto che Bergamo poteva contare sull’Episcopato e sul vescovo Adalberto che aveva una notevole influenza sul Regno e sulle decisioni che venivano prese al riguardo.
L’indipendenza
Dato che Bergamo stava diventando indipendente dal punto di vista economico e in un certo senso anche da quello politico, il desiderio di estraniarsi completamente dal resto del dominio reale si fa sentire negli animi del popolo; intorno al 1100 ciò accadde grazie alla collaborazione dei consoli che assunsero il potere decisionale sostituendo i vescovi e rendendo la città comune indipendente.
La libertà però sembra essere solo un miraggio dato che, in seguito a numerose battaglie, appena 300 anni dopo Bergamo torna sotto il dominio dei vescovi perdendo l’indipendenza.
Alla volta della Serenissima
Sempre amata e apprezzata per la sua posizione, Bergamo viene conquistata dalla Repubblica di Venezia ed entra a far parte della Serenissima che gli permette di conservare una sorta di autonomia lasciando intatte le politiche del luogo.
Dopo secoli di dominio veneziano però, la città viene conquistata dai francesi ed entra a far parte dell’Impero di Napoleone e dovrà aspettare fino al 1859 con l’arrivo di Giuseppe Garibaldi per tornare a essere una Repubblica libera.
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