All’inizio di ogni anno guardando la tv ci troviamo ad essere subissati di spot pubblicitari della RAI che invita gli utenti al pagamento del canone Rai scaduto il 31 dicembre dell’anno precedente. E’ una delle imposte maggiormente contestata dall’utenza finale, che ormai supera i 100 euro l’anno e per evitare di avere delle brutte sorprese conviene effettuare il pagamento nei tempi previsti: ma esiste un modo lecito per evitare il pagamento? Vediamo se c’è qualche possibilità.
Cos’è il canone RAI
Innanzitutto chiariamo che il canone RAI non rappresenta un abbonamento per vedere i canali RAI bensì il pagamento di una tassa per il possesso di un televisore imposta da una vecchia legge del 1938 che non risulta mai abolita nonostante che la realtà attuale è molto diversa da quella di quegli anni. Quindi si sarebbe teoricamente esentati dal pagamento di questo balzello se non si possiede in casa un televisore o altro apparecchio che riceve segnali da canali televisivi.
I possibili rimedi
Sembra strano, ma anche sul sito della RAI è riportato “un’escamotage” sul come non pagare il canone Rai; basta infatti dimostrare che non si è più in possesso di un televisore poiché ad esempio è stato venduto o se ne è subito il furto e così via. Altra possibilità, stabilità in un Regio Decreto, è quella di farsi suggellare il televisore: si paga un importo minimo di euro 5,16 tramite vaglia postale con il quale si comunica la propria volontà di farsi suggellare il televisore, cioè far applicare un sigillo sulla stessa per dimostrare il suo inutilizzo. Non sono pochi i forum nei quali si trovano recensioni di utenti che hanno seguito questa prassi versando anche la differenza tra il canone rai e i diritti sopra indicati a favore di associazioni umanitarie. In caso di decesso gli eredi hanno facoltà di non pagare più il canone sempre dimostrando di non avere più il possesso del televisore e soprattutto manifestare la volontà del suggellamento del televisore.
Un rimedio più semplice riguarda gli ultrasettantacinquenni i quali sono esentati dal pagamento del canone RAI se accanto al requisito anagrafico associano anche quello economico: devono avere infatti un reddito non superiore ai 516 euro al mese e non avere altri parenti conviventi all’interno del nucleo familiare. Se si riesce a dimostrare (ma oggi con l’avvento del digitale terrestre è davvero difficile) che la propria zona non è servita dal segnale, si può essere esentati dal pagamento ma in questo caso è meglio farsi assistere da un legale o da un’associazione dei consumatori.
Consigli utili
Se ricorre una delle situazioni sopra indicate non si viene automaticamente esentati dal pagamento del canone. Bisogna inviare una disdetta formale tramite raccomandata con ricevuta di ritorno all’apposito ufficio dell’Agenzia delle Entrate. E non è raro il caso di una visita di funzionari per accertare il mancato possesso del televisore. Facciamo quindi attenzione a cosa comunichiamo all’ente per evitare di avere brutte sorprese. Inoltre se non possediamo più un televisore ma guardiamo i programmi televisivi attraverso il personal computer o il tablet non siamo tenuti al pagamento del canone. Al riguardo c’è stata una forte diatriba che è stata risolta dalla stessa RAI con una sua comunicazione del febbraio 2012 con la quale accetta questa sorta di compromesso.
Certo è auspicabile una profonda revisione della normativa ormai obsoleta e non più rispondente alle attuali situazioni di mercato.
Reply