Il compressore a vite è un compressore volumetrico rotativo. Esso funziona tramite un meccanismo innescato da due viti, di diametro differente, dotate di un proprio moto, e perfettamente sincronizzate, che imboccano l’una sull’altra.
Questo movimento fa creare, con il corpo del compressore, una cavità che, sposandosi dall’area di aspirazione a quella di mandata, diminuisce il volume e di conseguenza comprime il gas. La macchina nasce inizialmente per lo scopo di comprimere i gas senza doverli contaminare con l’olio.
Questo tipo di compressori industriali, dal moto continuo, presenta un rendimento meccanico superiore rispetto a quelli alternativi, ed è perciò preferibile nei casi di applicazioni medio-grandi. Lo si potrebbe utilizzare, ad esempio, nel trasporto pneumatico, nel trattamento delle acque, o negli interventi mobili.
Oltre ad essere più efficienti dei normali compressori a pistone, i compressori a vite sono anche più duraturi grazie alla riduzione del numero delle vibrazioni, e la diminuzione delle parti in movimento. Essendo, infatti, costituito da meno parti meccaniche, l’attrezzo corre un rischio notevolmente minore di guasti e danni da usura, rispetto alle altre macchine tradizionali.
In più, questo fattore comporta un altro, importante, lato positivo, perché grazie alla sua particolare struttura, anche i costi di manutenzione saranno ridotti.
Il compressore a vite, inoltre, presenta la possibilità di essere facilmente parzializzato dal 100% della potenza, al solo 10%. L’operazione avviene mediante una speciale valvola a cassetto che apre un by-pass sulla ripresa, e in questo modo rallenta l’inizio dell’aspirazione.
Infine, un ulteriore vantaggio di questa macchina sta nella sua silenziosità. Grazie alla particolare soluzione dei rotori, e alla grossa diminuzione di parti vibranti, si avranno livelli inferiori di emissione sonora, che in genere costituiranno solo 1/5 di quelle prodotte da un normale compressore a pistoni.
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