Le caratteristiche della chirurgia maxillo-facciale

La chirurgia maxillo-facciale è una branca della chirurgia che interviene su zone del corpo umano collegate tra loro, localizzate nell’area del viso e della mascella. Tale tipologia di specializzazione entra in campo per la risoluzione di numerosi problemi fisici che spesso causano stati dolorosi o fortemente invalidanti perché corrispondenti ad una zona piena di terminazioni nervose, responsabili delle sensazioni di dolore e fastidio, o perché lesivi dell’aspetto fisico dell’individuo.

chirurgia-maxillo-faccialeLa chirurgia maxillo-facciale cura efficacemente differenti patologie derivanti da traumi, infezioni, malformazioni o neoplasie e, con il progresso della tecnica, ha raggiunto dei risultati altamente soddisfacenti per il paziente sottoposto a terapie del genere.

L’impiego più frequente di questo tipo di chirurgia si esplica nell’ambito dell’odontoiatria in quanto, grazie alla particolare resa delle tecniche utilizzate, costituisce un’ottima modalità di risoluzione dei casi clinici più gravi per i quali non è sufficiente il trattamento odontoiatrico ma necessitano di un intervento di tipo chirurgico, più incisivo e performante.

Negli ultimi tempi si è dimostrato (basti controllare quanto fatto da uno dei migliori nel nostro Paese, il Prof. Evaristo Belli) come il lavoro di equipe tra medico odontoiatra e chirurgo maxillo-facciale abbiano raggiunto degli obiettivi straordinari in materia di risoluzione di situazioni cliniche che in passato era impossibile trattare. Agendo infatti sull’area della mascella, zona in cui sono allocati i denti, la chirurgia risulta essere la terapia più indicata ad esempio in caso di piorrea, malattia che comporta la graduale perdita della dentatura, arrecando gravi conseguenze fisiche e psicologiche per il paziente. In passato l’unica cura prevista era quella farmacologica ma con scarsi risultati, oggi invece la chirurgia permette, attraverso un taglio lungo la gengiva e un trattamento antibiotico dei tessuti, non solo di conservare perfettamente tutta la dentatura ma di limitare al massimo la possibilità di una reinfezione.

La chirurgia maxillo-facciale interviene con successo anche nella risoluzione di casi clinici che presentano situazioni problematiche ai danni della mascella. La mandibola costituisce un elemento importantissimo non solo per la masticazione dei cibi ma perché una chiusura perfetta dell’arcata dentale è condizione necessaria per non incorrere in fastidi e dolori a carico dell’orecchio, e quindi eventuali problemi di equilibrio, labirintite e simili, o al capo, con sensazione di mancamento e capogiro. L’area mascellare rappresenta un luogo ricco di terminazioni nervose e l’eventuale attrito dei denti, che hanno difficoltà a chiudere perfettamente le fauci, implica una serie di disturbi più o meno gravi. Intervenendo chirurgicamente, ben l’80% dei pazienti ha riscontrato la totale risoluzione di problemi del genere, dicendo definitivamente addio ad antiinfiammatori ed antidolorifici, dannosi per reni e fegato.

La chirurgia maxillo-facciale risolve felicemente anche difetti estetici a carico del volto, ad esempio mento e labbra, ripristinando una situazione di normalità nei tessuti danneggiati da traumi, malattie degenerative o malformazioni congenite, rappresentando l’unica modalità per curare visi deturpati da molteplici ragioni e rispondendo ad una forte necessità dei pazienti afflitti da queste patologie non solo di curarsi, mediante tecniche di ultima generazione, ma di avere un aspetto estetico gradevole che possa ridare loro la speranza di recuperare, col tempo e la terapia, la fiducia in sé.

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