L’autotrapianto di capelli rappresenta la risposta più incisiva ed efficace all’alopecia, cioè alla perdita dei capelli. Negli anni, le ricerche scientifiche del settore si sono sviluppate in modo importante, riuscendo a definire dei protocolli di Autotrapianto di Capelli sempre più sicuri e raffinati. La regola numero uno nell’autotrapianto di capelli, consiste nell’affidarsi a medici specializzati di comprovata esperienza, in quanto esso rappresenta un’operazione chirurgica che, in quanto tale, deve essere svolta nella sicurezza più totale.
In cosa consiste l’autotrapianto di capelli
L’autotrapianto di capelli viene definito tale in quanto non si basa su capelli sintetici o provenienti da donatori esterni, ma consiste sul prelievo di micro porzioni di tessuto dal cuoio capelluto, le quali vengono posizionate secondo tecniche mirate sulle zone dove i capelli sono caduti. Nel dettaglio, i tessuti prelevati vengono suddivisi in unità di bulbi piliferi, oppure in singoli follicoli e successivamente piantati nel cuoio capelluto mediante incisione dei tessuti. Le migliorie apportate ai protocolli di operazione, permettono al giorno d’oggi che la direzione dei capelli sia decisamente più naturale rispetto al passato e, al contempo, assicurano che non rimangano cicatrici perenni nella zona trattata.
Quali sono le fasi dell’autotrapianto di capelli
La fase primaria dell’autotrapianto di capelli interessa una scrupolosa raccolta di informazioni da parte del medico chirurgo, il quale ad un’iniziale anamnesi deve far seguire una visita con il medico anestesista. L’autotrapianto di capelli si attua in regime di anestesia, per cui è importante sottoporsi alle accurate visite del caso. Alla primaria fase di conoscenza, segue la diagnosi dello specialista, con disegno manuale della quantità possibile di bulbi da auto-impiantare ‘fisicamente’ disegnata sulla cute del paziente. L’operazione può quindi avere luogo, con la procedura descritta di prelevare dei bulbi nelle zone ricche e di impiantarle chirurgicamente nelle zone colpite da alopecia. All’operazione seguono una serie di controlli clinici, i quali mirano a valutare il successo dell’operazione, sia in termini di tenuta che di eventuale ricrescita. Va infatti sottolineato che i bulbi impiantati presentano una lunghezza di pochissimi millimetri, per cui valutare il buon conseguimento dell’autotrapianto significa attendere i doverosi tempi di crescita dei capelli.
Come ci si deve comportare nel post-operazione?
I consigli sull’igiene e sul trattamento del cuoio capelluto in fase di post-operazione, vengono forniti dal medico curante. E’ fondamentale seguire alla lettera le indicazioni ricevute, per evitare di vanificare l’intervento. Dopo alcune settimane, le cicatrici operatorie vengono naturalmente eliminate e la detersione deve avvenire con acqua tiepida e prodotti adeguati. E’ importante coprire con un berretto la delicata zona della testa, così come evitare di prendere il sole o di sottoporsi a cicli di abbronzatura artificiale nelle immediate vicinanze dell’intervento. Alle persone più sensibili o sofferenti d’ansia, vengono spesso somministrati dei blandi sedativi, così come dei farmaci antidolorifici possono essere assunti nel immediata fase della post-operazione. Rimane in ogni caso fondamentale seguire con scrupolo ogni indicazione fornita e attendere con serenità i risultati dell’operazione. Essi non sono purtroppo immediati, ma se l’operazione è stata eseguita con ottimi criteri, l’autotrapianto di capelli rappresenta una via definitiva e sicura per porre rimedio all’alopecia.
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