Le faccette dentali sono una delle soluzioni più efficaci e consigliate per la correzione degli inestetismi della dentatura. Si tratta di elementi protesici molto sottili realizzati in ceramica, e caratterizzati da un’elevata resistenza all’abrasione e alle rotture, nonché da un’ottima tenuta della colorazione.
A cosa servono le faccette dentali
L’applicazione di queste sottili lamine in porcellana consente di rimediare, in modo permanente, a tutti quei difetti dentali legati all’estetica, quali:
- pigmentazioni dentali, con alterazione della dentina e, quindi, della colorazione del dente;
- abrasioni dello smalto; “diastemi” (spazio tra un dente e l’altro) mal posizionati e non equidistanti;
- malformazioni dell’originaria dentatura, dovute a usura, traumi o a imperfezioni morfologiche (dentatura corta o denti “conoidi”);
- lesioni importanti del dente; disallineamento dell’arcata dentale.
Oltre a questi casi, che sono esemplificativi e non esaustivi, il ricorso alle faccette dentali è consigliabile anche in presenza di difetti estetici resistenti allo sbiancamento con il perossido di idrogeno, ovvero nel caso in cui questo non possa essere eseguito per un’eccessiva ipersensibilità dentale.
I vantaggi delle faccette dentali
Queste faccette dentali sono delle lamine realizzate in ceramica, il cui spessore varia da 0,4 a 0,6 mm. Vengono applicate, in modo permanente e irreversibile, nella parte esterna del dente, previa lieve abrasione della superficie dello stesso; tale abrasione è minima rispetto a quella richiesta da altre metodologie di restauro dentale, quale, ad esempio, l’applicazione di corone in ceramica.
La durata nel tempo delle faccette dentali viene garantita dal cemento resinoso che si utilizza per fissarle alla dentatura originale, e dall’uso di un apposito smalto mordenzante che permette di ottenere un risultato naturale e, allo stesso tempo, esteticamente perfetto.
Quando non sono consigliate le faccette dentali
Premesso che, ovviamente, l’applicazione delle faccette estetiche va valutata caso per caso, in generale non ne è consigliato l’utilizzo se l’originale dentatura risulta eccessivamente compromessa, a seguito di gravi fratture, e non si disponga di una superficie coronarica adeguata a sostenere le lamine in porcellana.
Anche in presenza di pazienti affetti da bruxismo (la tendenza involontaria a serrare e digrignare i denti), l’uso delle faccette dentali è sconsigliato.
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