Le opzioni binarie sono uno strumento finanziario che ha conosciuto solo di recente, da circa un anno, il mercato online italiano. Esse agevolano l’attività di trading, ovvero la compravendita finanziaria, per i meno esperti del settore, e per questo motivo vengono comunemente considerate come strumenti finanziari di “serie B”.
Un investitore, grazie alle opzioni binarie, si trova davanti un semplice quadro che gli permette di selezionare l’attività sulla quale voler investire. Queste attività gli permettono, ad esempio, operazioni su titoli azionari di società (come Google), o in Borsa, o sulle commodity di oro e petrolio, o su coppie di valute Forex come il tasso di cambio EUR/USD. Forex è l’abbreviazione di Foreign Exchange (scambio estero) ed è il mercato monetario relativo allo scambio di valute. I tassi di cambio fluttuano dipendendo dall’economia generale e dalla domanda e offerta delle monete. Forex era inoltre il mercato finanziario più diffuso nel web prima dell’arrivo del trading su Internet.
In un’operazione binaria, l’investitore si impegna a fare una previsione sull’andamento del prezzo dell’attività scelta. Tale previsione poggia su due opposti scenari (da cui il nome dato alle opzioni qui in esame) che rispecchiano l’andamento del prezzo dell’attività su cui si ha intenzione di agire.
Di conseguenza, il guadagno legato a un’opzione binaria sta nella precisione con sui si fanno le previsioni di andamento del prezzo del titolo selezionato, relativamente al presupposto temporale stabilito.
Durante questa operazione, bisogna porre particolare attenzione al prezzo riguardante la scelta a cui ci si vuole dedicare, alla scadenza dell’opzione in considerazione, al tipo di titolo in questione. Queste tre situazioni contribuiscono a garantire il successo dell’operazione e il suo guadagno.
Un investitore ha continuo accesso alla fluttuazione dei prezzi dei vari beni a cui ci si può dedicare. Analizzando tali prezzi, l’investitore cerca di calcolare una sua previsione sul loro futuro andamento, stabilendo se ci sarà un rialzo o un ribasso nel periodo fissato. L’attività in sé è vincolata dall’orizzonte temporale dell’operazione, che può essere di minuti o di ore ma in genere sempre ristretto. Infatti, la velocità dell’impresa di un’opzione binaria è una caratteristica costitutiva di queste opzioni.
Il procedimento da effettuare nell’operazione prevede sequenzialmente: selezionare l’attività interessata su cui si vuole operare, scegliere il momento in cui avverrà il termine dell’operazione e in cui si stabilirà la correttezza o no della previsione, e infine ipotizzare come andrà a concludersi l’andamento del prezzo dell’attività fino alla scadenza decisa.
A seconda delle opzioni binarie in questione, si modifica la modalità di previsione da parte dell’investitore. Esistono tre tipi di opzioni binarie principali: il primo caso è quello dell’opzione Alto/Basso, la più semplice e intuitiva tra le alternative, in cui bisogna solamente prevedere l’esito dell’andamento partendo dall’analisi del prezzo iniziale; la seconda modalità di intervento è l’opzione binaria Tocca o No, in cui l’attenzione viene posta su un particolare momento della fluttuazione del prezzo e successivamente si deve verificare che il prezzo stabilito (relativo quindi al momento evidenziato) venga “toccato” durante l’andamento fino alla scadenza; in terzo luogo c’è l’opzione Intervallo, dove vengono posti due limiti di prezzo e, affinché l’operazione abbia successo per l’investitore, il prezzo fluttuante nell’arco temporale deciso non deve mai oltrepassarli.
Un’opzione, indipendentemente dai tre tipi possibili, può essere “call” o “put”. Queste sono due tipologie opposte, che incarnano la prima una conclusione dell’operazione in rialzo, mentre la seconda in ribasso. Quindi un’opzione può essere call binaria Alto/Basso se si considera che alla conclusione risulterà un prezzo più alto rispetto al prezzo al momento dell’acquisto, o put binaria Alto/Basso se si ritiene avverrà il caso contrario.
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