Come tutelare e proteggere un marchio

Significato del termine ‘marchio’

Con il termine ‘marchio’ si indica qualsiasi segno rappresentato graficamente con lettere, cifre, numeri e disegni, a patto che questi simboli distinguano i prodotti o i servizi di una azienda da quella di un’altra. Già a partire dall’Ottocento è stata portata avanti in Italia, ma più in generale in Europa, la pratica di differenziare l’azienda con una immagine.

La crescente globalizzazione, nonchè la liberalizzazione che ha aperto sempre di più i mercati, ha fatto sì che non si potesse più procedere in modo autonomo e senza differenziarsi e proteggersi dagli altri.

Per essere registrato un marchio deve essere naturalmente nuovo, nel senso che non deve essere simile (né tantomeno uguale) ad altri simboli già esistenti. Il marchio deve dunque possedere una capacità distintiva. Per questo si opta spesso una distinzione tra marchi ‘forti’ e marchi ‘deboli’. I marchi forti sono quelli che vengono realizzati grazie ad un lavoro di logica e di ingegno. I marchi deboli, invece, sono quelli che vengono semplicemente realizzati perché simili ad altri più presenti sul mercato o capaci di rimandare subito al prodotto.

Suddivisione dei marchi per area geografica

Per tutelare un marchio è necessario registrarlo giuridicamente. I marchi si differenziano anche in base al territorio per i quali sono validi. Esiste un:

– marchio nazionale: limitato sul territorio italiano. Questa tipologia di marchi viene depositata presso gli UPICA (Ufficio Provinciale Industria Commercio e Artigianato), sezione Ufficio Italiano Brevetti e Marchi.

– marchio comunitario: valida per tutti i paesi dell’Unione Europea. Questa tipologia di marchi viene depositata presso l’Ufficio per l’armonizzazione nel mercato interno (UAMI).

– marchio internazionale: valida in tutto il mondo. Questa tipologia di marchi viene depositata presso Ginevra WIPO.

Suddivisione dei marchi per tipologie

I marchi si possono suddividere in varie tipologie:

– marchio denominativo o verbale: composto solamente da parole, senza nessun tipo di grafica

– marchio patronimico: nome proprio della persona

– marchio figurativo: composto da una immagine o da un logo

– marchio sonoro o acustico: composto da una melodia o da una sequenza di suoni

– marchio tridimensionale: composto dalla forma del prodotto che si pubblicizza

– marchio di colore: composto da un colore o da una combinazione di colori

Valorizzazione e tutela del marchio come proprietà intellettuale

Alla proprietà intellettuale fanno capo due aree del diritto: il diritto dei brevetti e il diritto dei marchi. Il marchio ha la funzione di identificare, distinguere e differenziare i prodotti e i servizi di una impresa. Il consumatore può capire fin da subito dunque su quale scaffale, per esempio, orientarsi, se il marchio è ben presente e messo in evidenza. In questo modo il marchio influenzerà le decisioni di acquisto e dimostrerà anche il segno lasciato dall’imprenditore.

Ad oggi registrare un marchio non è un obbligo imposto dalla legge italiana. Infatti la tutela di un marchio può essere realizzata anche dall’uso di quest’ultimo (marchi di fatto). In questi ultimi casi, però, un terzo può sempre impossessarsi del nostro marchio, registrandolo. In questo modo se ne appropria totalmente, in quanto è difficile dimostrare l’appartenenza di un marchio che si è semplicemente utilizzato.

 

Reply