Il Mondo della Premier League e l’attenzione italiana

Il mondo della Premier League è una realtà che anno dopo anno sta appassionando sempre più persone in Italia. Nelle ultime due stagioni, sono e sono stati i successi di due allenatori italiani ad attirare l’attenzione di molti sulla massima serie inglese. Si parla ovviamente di Claudio Ranieri e Antonio Conte.

Ranieri, nella passate stagione, è riuscito a compiere una vera e propria impresa con il suo Leicester. L’allenatore romano è riuscito a conquistare la simpatia di molti anche per il suo modo di fare durante le conferenze stampa e le interviste dove è solito scherzare con i giornalisti.

Quest’anno il testimone sembra destinato a passare nelle mani di Antonio Conte. L’ex ct della Nazionale italiana e della Juventus sta accumulando un discreto vantaggio sulle seconde grazie ad un ruolino di marcia veramente impressionante. Il calendario sembra sorridere ai Blues poiché, dopo aver battuto nettamente l’Arsenal, sono rimasti solo 2 scontri molto difficili: quello contro le squadre di Manchester, City e United.

Queste 2 formazioni, rispettivamente allenate da Guardiola e Mourinho, sono abbastanza lontane dal Chelsea capolista; infatti il City è a -10 mentre lo United addirittura a -14.

Negli anni ‘90 c’è stata la prima vera grande curiosità verso il calcio inglese. Fino a quel momento era considerato come un campionato nettamente inferiore a quello italiano sia per approccio mentale che per qualità del calcio espresso.

L’arrivo di diversi giocatori italiani in Premier League, come Vialli, Zola, Di Canio e altri, ha portato l’attenzione degli appassionati italiani oltre la Manica.

Ma gli anni 90 non hanno solo portato alcuni giocatori italiani in Inghilterra, sono arrivati anche numerosi investimenti che hanno trovato il loro ritorno soprattutto nel Manchester United che in quegli anni, insieme al Real Madrid, era la squadra più forte al mondo.

La presenza italiana nel mondo della Premier League è in continua crescita, sempre di più, anno dopo anno e questo può portarci a due semplici considerazioni:

  • La preparazione e il talento italiano, di allenatori e giocatori, è riconosciuto.
  • Il livello del campionato italiano è stato nettamente scavalcato da quello della Premier. Prima era la Serie A a fare spesa negli altri campionati, ora invece è il contrario.

Queste due considerazioni sono due facce della stessa medaglia e dovrebbero far riflettere maggiormente gli addetti ai lavori della Lega.

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