In una bella tavola apparecchiata, il decanter, è sicuramente uno dei complementi maggiormente apprezzati, non solo perché solitamente esso contiene ottimo vino, ma sopratutto perché grazie alla sua tipica forma ad anfora, dona eleganza e raffinatezza a tutta la tavola.
Ma come funziona un decanter e quando utilizzarlo? Come detto, il decanter è quella bellissima ampolla in cristallo vetro trasparente utilizzato per servire il vino a tavola.
Il decanter non solo è un complemento d’arredo ricercato ed elegante, perfetto per offrire il vino ai propri commensali, ma ha anche una propria caratteristica funzionale. Questo oggetto è infatti indispensabile nelle occasioni in cui si voglia assaggiare un vino strutturato, importante e corposo.
Se amate il vino ma allo stesso tempo non vi ritenere un “addetto ai lavori”, ecco come funziona il decanter e in quali situazioni sfoggiare questo bellissimo oggetto.
Come prima cosa il decanter è appunto dedicato a vini importanti, invecchiati di almeno cinque anni e che quindi necessitano una buona ossigenatura prima di essere serviti. Questo passaggio è estremamente importanti per queste tipologie di vino: l’ossigenatura consente infatti ai tannini del vino di aprirsi, sprigionare i profumi racchiusi per tanti mesi in bottiglia.
Il decanter consente quindi ad un vino strutturato di respirare, esaltandone quindi la propria armonia e la propria fragranza.
La tipica forma ad anfora è perfetta per questo processo. Come facilmente intuibile, far ossigenare il vino in bottiglia risulterebbe difficoltoso proprio perché la forma tipica della bottiglia da vino non consente una buona circolazione di aria.
Da ultimo, il passaggio del vino dalla bottiglia di origine al decanter fa si che i naturali sedimenti contenuti nella bottiglia non vengano poi rovesciati nei calici.
Si consiglia di utilizzare decanter in cristallo o in vetro. Oltre ad essere esteticamente apprezzabili, questi materiali sono funzionali alla piena esaltazione del liquido in esso contenuto.
Il decanter deve essere sempre ben pulito e asciutto.
É bene versare il vino nel decanter almeno due ore prima di servirlo a tavola, ma il tempo di riposo è strettamente connesso alla tipologia di vino ed al suo grado di invecchiamento.
Se la bottiglia è stata conservata in posizione orizzontale per molto tempo, è importante non muoverla molto per far si che i sedimenti non si animino troppo, andando quindi a spargersi per tutta la bottiglia. Per stapparla, esistono in commercio supporti appositamente studiati. Eventualmente, utilizzate un cestino per il pane come supporto per appoggiare la bottiglia e trovare la giusta inclinazione.
Ora prendete il decanter e versateci dentro il vino molto dolcemente, evitate movimenti bruschi per non stressare il vino e per non smuovere i sedimenti della bottiglia.
Al momento di servire il vino, i vostri commensali apprezzeranno sicuramente la bellezza di questo oggetto, oltre che ovviamente il buon vino conservatovi dentro.
Infine, le buone maniere prevedono che presentiate il vino che state per servire mostrando ai vostri ospiti l’etichetta.
Si consiglia di pulire il decanter a mano e non in lavastoviglie. Possibilmente, utilizzate dell’acqua dolce ed asciugatelo subito in modo tale che il cristallo non opacizzi e non si creino fastidiosi aloni di calcare.
Nonostante la bellezza di questo oggetto, il decanter non è adatto ad ogni occasione e sopratutto non è adatto ad ogni vino.
Un vino bianco, rosato o un rosso giovane, sono vini che non necessitano di essere ossigenati, anzi, tale procedimento potrebbero addirittura rovinare il vino stesso.
Ora che sapete come funziona un decanter, non vi resta che scegliere il vino appropriato e gustarlo assieme ad una ottima compagnia!
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