Videogiochi con fumo e alcolici: il loro effetto negativo sulla salute e il benessere dei giovani

Una delle sfide del mondo contemporaneo è senza dubbio arginare l’aumento del numero di giovanissimi e di adolescenti che fumano e bevono, fenomeno in preoccupante aumento. A lanciare un ulteriore grido di allarme sulla salute e benessere delle nuove generazioni è una ricerca inglese, che ha analizzato l’effetto che i personaggi dei videogame dediti a fumo ed alcolici possono avere sui giovani.

Quasi il 50% dei videogiochi più venduti è diseducativo?

Una ricerca effettuata da una equipe inglese ha messo in luce come circa il 45% dei videogiochi più venduti si caratterizzi per la presenza di personaggi con il vizio del fumo o del bere e come sulle confezioni questo tipo di caratteristica venga se non taciuta, indicata con poca precisione.

Inoltre, secondo i ricercatori, i giovani che passano il tempo a giocare con questo tipo di videogiochi finiscono con l’avere addirittura il 50% in più di possibilità dei loro coetanei di ritrovarsi a prendere il vizio del fumo e del bere, minando cosi da subito quella che è la salute e il benessere non solo proprio, ma anche di chi gli sta intorno: basti pensare al fumo passivo o al rischio che degli amici che li vedano bere, decidano di seguirne l’esempio.

Il contenuto dello studio

Lo studio è stato condotto da alcuni ricercatori dell’università di Nottingham, i quali come primo step della propria ricerca avente come obiettivo la tutela della salute e del benessere delle nuove generazioni, hanno analizzato con attenzioni i 30 videogiochi di maggior successo tra il 2012 e il 2013 in UK. Da questa analisi è stato estrapolato il dato secondo cui il 45% dei titoli contiene personaggi dediti ai due vizi in questione.L'inconsapevolezza dei genitori per salute figli

Una caratteristica comune a tutti i giochi è quella di appartenere a generi d’azione, dove il giocatore “interpreta” un personaggio singolo. Il secondo step dello studio ha coinvolto poco meno di 1100 giovani la cui età andava dagli 11 ai 17 anni. A tutti è stato chiesto se avevano mai giocato anche soltanto a uno di questi videogiochi.

La seconda domanda ha invece riguardato più specificatamente la salute e il benessere dei ragazzi coinvolti nello studio: è stato chiesto loro se e in che modo avessero mai bevuto o fumato. Dalle risposte dei ragazzi è emerso come chi si è approcciato ad uno dei videogiochi selezionati, ha sviluppato una possibilità doppia di minare salute e benessere di se stesso, rispetto a chi invece non vi si è mai approcciato.

L’inconsapevolezza dei genitori

La ricerca ha anche messo in luce come i padri e le madri degli adolescenti non abbiano una reale percezione del pericolo che la salute e il benessere dei propri figli corrono. Questo dipende principalmente dal fatto che la presenza di personaggi che fumano e bevono non è indicata nel modo esaustivo in cui dovrebbe.

Questo comporta ovviamente diverse conseguenze: la peggiore, secondo i ricercatori, riguarda i giovanissimi di età compresa tra i 10 e i 15 anni: in questa fascia d’età addirittura l’80% di essi giocherebbe con videogiochi che non dovrebbero poter acquistare. Inoltre, più del 50% dei genitori inglesi, secondo la ricerca, non è consapevole del carattere nocivo, considerando l’età dei propri figli, che certi videogiochi possono avere.

Ma quali sono i titoli sotto accusa?

Ovviamente uno dei titoli presenti è Grand Theft Auto V, ultimo capitolo della fortunatissima saga. Vi sono poi altri due titoli sicuramente noti anche a chi non è appassionato di videogame, ovvero Call of Duty e Assassin’s Creed III. Questi, insieme ad altri titoli molto noti, sarebbero nocivi per la salute e il benessere dei giovani: ora si attende la replica delle case produttrici e degli sviluppatori.

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