Digiuno Intermittente

Restare in forma è il sogno di tutti, ma quello che più vorremmo è riuscirci senza fatica o limitazioni. Naturalmente si tratta di pura utopia, la verità è che i sacrifici per il proprio benessere fisico devono essere fatti, sempre e con coerenza, ma soprattutto con la giusta consapevolezza di cosa stiamo andando a fare. Ne è un esempio lampante il digiuno intermittente o intermittent fasting dall’inglese.

Questa pratica ha preso piede già da parecchi anni fra i cultori della salute e del benessere fisico, ma richiede una profonda conoscenza delle meccaniche che regolano il metabolismo e soprattutto delle necessità del corpo umano. Il digiuno intermittente, su cui potrete trovare un esauriente approfondimento al link precedente, si basa su un semplice principio che la nostra società consumistica moderna ci ha portato a scordare: L’essere umano è prima di tutto un animale che vive di quello che riesce a procurarsi.

Ormai andare al supermercato e prendere affettati, verdure e quant’altro è facile e non costituisce un grande sforzo, sappiamo che non resteremo mai senza cibo; ma quando queste comodità non esistevano, il nostro fisico era abituato a lunghi periodi di astinenza dal cibo, poiché procurarselo non era certo facile come oggi. Il digiuno intermittente riprende questo concetto riportandolo nella nostra quotidianità, naturalmente seguendo rigidi criteri adattivi consigliati dagli esperti.

Bisogna premettere che l’idea classica di digiuno come l’astinenza completa dal cibo o dai liquidi è sbagliata e non fa necessariamente parte di un metodo salutare per perdere peso. Leggendo l’articolo precedentemente proposto noterete infatti che è possibile assumere diverse pietanze anche durante il trattamento senza correre il rischio di comprometterne il risultato finale. Il digiuno intermittente è considerata dai più una delle migliori diete attualmente in circolazioni in termini di risultati.

 

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