Il rituale giapponese dei biglietti da visita

Se per noi Occidentali le uniche cose importanti riguardanti i biglietti da visita personalizzati sono l’estetica ed i contenuti, nel Paese del Sol Levante esiste una vera e propria cultura a riguardo. In Giappone, infatti, una normale Business Card equivale all’estensione della persona stessa che te lo ha porto. Vediamo allora alcune piccole accortezze che bisogna avere se si vuole fare affari in Asia.

 

Il rituale Meishi Koukan 

 

L’inizio di una relazione commerciale, non può che cominciare con uno scambio di biglietti da visita personalizzati. Mentre noi Occidentali diamo poca importanza a questa pratica e la compiamo quasi meccanicamente, i Giapponesi ne danno molto valore.

Il rituale che si compie durante questa fase è chiamato Meishi Koukan e bisogna fare molta attenzione a quando lo si svolge per evitare di compromettere gli affari. Si sa, la tradizione nipponica è molto legata all’onore ed un errore durante lo scambio dei biglietti da visita può rappresentare una vera e propria mancanza di rispetto nei confronti dei “padroni di casa”.

 

Come si procede quindi?

 

Innanzitutto, bisogna partire dalle basi e quindi dalla stampa dei nostri biglietti da visita personalizzati. Essi devono essere stampati rigorosamente fronte-retro con le informazioni sia in inglese che in giapponese. Ovviamente, è inutile sottolineare che la versione in giapponese deve essere sul fronte per agevolare la consegna e dimostrare fiducia e rispetto nei confronti dell’interlocutore.

Bisogna avere cura dei biglietti da visita, ecco perché dovrebbero essere riposti all’interno di una scatola. Avere delle Business Card sgualcite o rovinate darà delle indicazioni negative sulle modalità in cui la trattativa, negoziazione o qualsiasi altra azione di business verrà svolta. Il biglietto da visita deve essere porto con entrambe le mani ad ogni singolo interlocutore, accennando un lieve inchino. Quando si riceve, invece, bisogna accettarlo con entrambe le mani facendo attenzione a non coprire con le dite nessuna parte del testo.

Inoltre, è buona educazione studiare il contenuto facendo un’osservazione che lo riguardi, mostrando così interesse verso l’interlocutore stesso. Gli ultimi due punti su cui bisogna fare attenzione sono: non scrivere nulla sui bigliettini ricevuti e soprattutto tenerlo in bella vista durante tutta la durata dell’incontro!

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