Il motorino elettrico si sta diffondendo sempre più in Italia grazie all’azione di diversi fattori, tra cui capeggia l’aumento del prezzo della benzina, che viene contrastato dalla presenza di colonne di ricarica elettrica gratuita disseminate nelle città.
La mobilità sostenibile e la riduzione dell’inquinamento atmosferico sono diventati dei traguardi da raggiungere per le pubbliche amministrazioni e le aziende; perciò, i numerosi incentivi che vengono proposti dallo Stato per il loro acquisto (come, ad esempio, l’assenza di tassa di circolazione per i primi di 5 anni di vita dei motoveicoli o la riduzione di fino al 50% del costo dell’assicurazione RC) fanno in modo che sempre più persone abbandonino il motore termico.
A questa tipologia di veicoli vengono anche riservate delle zone esclusive nel traffico, come le zone ZTL nei centri storici delle città.
Componenti e caratteristiche dei motoveicoli elettrici
Il motorino elettrico ha una potenza di tipo elettrico in ingresso e una di tipo meccanico in uscita. A seconda del veicolo, la tipologia di motore elettrico installato varia.
Catalogazione dei motori elettrici
Esistono due principali tipologie di motorini elettrici:
- corrente alternata (CA)
- corrente continua (CC)
Il primo viene installato sui dispositivi più economici, mentre il secondo, chiamato motore brushless, senza spazzole, è posizionato nei veicoli più moderni e costosi.
I motori senza spazzole sono più vantaggiosi rispetto a i quelli che le hanno: non includono nessuna trasmissione elettrica e, di conseguenza, non si verifica una perdita di potenza nel corso del trasferimento. Questa tipologia di motore è ottima perché gli sprechi di energia sono ampiamente evitati e non viene emesso alcun tipo di rumore.
Fonte dell’elettricità
La sorgente più diffusa di energia per i motorini elettrici sono le batterie, di cui le più efficienti sono quelle agli Ioni di Litio, anche se sono stati creati dei prototipi che usano delle pile a combustibile.
La batteria dello scooter elettrico si ricarica tramite un apposito caricabatterie, che può essere inserito nella generale presa di corrente a 220V. Una volta ultimata la carica, che dura circa dalle 5 alle 6 ore, il caricabatterie si spegnerà autonomamente, altrimenti è possibile interrompere la carica prima che raggiunga il culmine.
Vantaggi e svantaggi rispetto ai veicoli a benzina
Il motorino elettrico presenta notevoli vantaggi rispetto ai dispositivi a benzina.
Primo fra tutti, gli scooter elettrici favoriscono la salvaguardia ambientale riducendo l’inquinamento atmosferico, non emettendo nessun gas di scarico. Questo fa sì che se ne possa usufruire anche negli ambienti chiusi.
A differenza dei veicoli a benzina, che spesso si ritrovano ad avere problemi con il dispositivo silenziatore (marmitta), gli scooter elettrici sono enormemente silenziosi.
Tra i vantaggi, vi è sicuramente il non dover raggiungere una stazione di servizio per ricaricare lo scooter, ma è sufficiente collegarlo alla rete elettrica di casa. Inoltre il costo della ricarica, che è davvero basso (dai 50 centesimi a 1 euro per ricarica), può diventare totalmente gratuito utilizzando le colonnine di ricarica messe a disposizione dai comuni nelle città. Per il tempo di ricarica troppo lungo è stata trovata una soluzione, che consiste nel possedere delle batterie estraibili e sostituibili.
Data la semplicità del motorino elettrico, non è necessaria alcuna manutenzione meccanica, come il ricambio dell’olio, ad esempio, ma solo un periodico controllo dei freni e dei pneumatici.
I motorini elettrici presentano anche degli svantaggi, che, tuttavia, devono essere costantemente rivisitati data la quantità di progressi a cui le aziende riescono a giungere in un breve periodo di tempo.
Questi svantaggi riguardano il limite massimo di chilometri percorribili da uno motorino elettrico (che è, al momento, è di 50-80 km, ma alcuni modelli più avanzati riescono ad arrivare a 120 km), la scarsità di colonnine di ricarica rispetto ai distributori di carburante e un potenziale fallimento del mercato dei veicoli a benzina causato dell’introduzione dei dispositivi elettrici.
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