L’attestato di rischio è un documento che attesta la presenza e il numero di sinistri denunciati negli ultimi anni e la classe di merito maturata relativa all’assicurazione automobilistica (RCA). In pratica il documento serve a dichiarare quanto un assicurato è affidabile alla guida e quindi se per la compagnia assicurativa rappresenta un costo gravoso oppure no. In caso si decida di cambiare compagnia assicurativa, un attestato di rischio che sottolinei il comportamento virtuoso dell’automobilista permette di ottenere dei prezzi migliori e contratti più vantaggiosi. Di fronte ad un automobilista con all’attivo molti sinistri la nuova compagnia invece tenderà a tutelarsi facendo pagare un premio più alto.
Come è composto l’attestato di rischio
Secondo la legge l’attestato di rischio ha una struttura ben precisa e deve contenere obbligatoriamente diversi tipi di dati. Un attestato valido deve riportare il nome della compagnia assicuratrice, il nome dell’assicurato, la firma dell’assicuratore, il piano tariffario applicato, il numero della polizza di assicurazione e la sua data di scadenza. A questi si aggiunge l’elenco dei sinistri occorsi dell’arco degli ultimi 5 anni, suddivisi in sinistri con responsabilità principale (oltre il 51%) e con responsabilità paritaria.
Attestato di rischio elettronico
Secondo le nuove disposizioni di legge entrate in vigore nel 2015 l’attestato di rischio non è più un documento cartaceo che viene materialmente inviato o consegnato dalla compagnia assicurativa al cliente, ma messo a disposizione nel’area personale del sito della compagnia assicurativa. Chi decide di cambiare compagnia di assicurazione quindi non dovrà più presentare il proprio attestato di rischio, perché le diverse compagnie potranno accedervi in via telematica. Gli attestati sono infatti conservati in una banca dati centrale gestita da IVASS (Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni) a cui le diverse compagnie hanno accesso secondo necessità.
Chi può accedere all’attestato elettronico
Una delle novità dell’attestato di rischio elettronico è che questo non viene più inviato solamente al contraente allo scadere della polizza. Anche il proprietario del veicolo, se diverso dall’intestatario della polizza, potrà avere accesso all’attestato relativo a chi utilizza la sua auto, semplicemente richiedendo alla compagnia assicurativa l’accesso all’area riservata dove sono conservati i documenti.
La classe di merito
Ad ogni automobilista viene attribuito un punteggio in base ai sinistri di cui si è reso responsabile nel corso degli anni. Questa è la classe di merito (CU), che serve anche per attribuire il premio assicurativo in base al meccanismo denominato bonus malus. Il guidatore virtuoso pagherà un premio più basso rispetto a quello responsabile di numerosi incidenti, perché quest’ultimo sarà, presumibilmente, più oneroso per la compagnia assicurativa. La classe di merito varia di anno in anno a seconda che l’assicurato abbia o meno causato dei sinistri. Alla scadenza della polizza assicurativa la classe di merito raggiunta viene riportata sull’attestato di rischio, in modo che l’eventuale nuova compagnia possa valutare correttamente che premio applicare.
Documento statico e dinamico
Attualmente l’attestato di rischio è un documento statico. Viene redatto entro 30 giorni dalla scadenza della polizza ed ha validità, così com’è, per 5 anni. E’ previsto però in un prossimo futuro il passaggio ad un documento dinamico, cioè costantemente aggiornato, che riporti in tempo reale o quasi tutti i dati della polizza, del contraente e l’elenco dei sinistri man mano che occorrono. In questo modo l’attestato di rischio sarà sempre disponibile e sempre aggiornato, divenendo una fotografia fedele e reale dello stato dell’assicurato e non solo un attestato utile per sottoscrivere una polizza di assicurazione auto.
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